STUDI E RICERCHE


 

La tosse - Diagnostica allergologica pediatrica

 

M. Canciani, M. Cossettini
Servizio di Allergo-Pneumologia

Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Udine

 

Introduzione

Indagini allergologiche nella tosse cronica in pediatria

Primo caso clinico

Secondo caso clinico

Terzo caso clinico

Bibliografia

 

Diagnosi eziologica della tosse

 

L’anamnesi riveste un ruolo molto importante per identificare la causa della tosse. Innanzitutto è essenziale chiarire la reale durata del sintomo. Spesso infatti i genitori si lamentano che il loro bambino “ha sempre la tosse”.  Diventa quindi importante  distinguere la tosse ricorrente, causata da frequenti ma distinte infezioni respiratorie, da quella persistente che riconosce cause diverse.

Una volta accertata la durata della tosse, si devono chiarire le sue caratteristiche. Essa può essere produttiva (infezione, fibrosi cistica, reflusso gastroesofageo), secca e stridente (laringite, croup), parossistica (pertosse), con “fischio” (asma), stereotipata ed esagerata (psicogenica).

I fattori scatenanti possono essere molto utili per l’identificazione della causa della tosse. Essa può essere scatenata dai pasti (aspirazione o anomalie congenite), può esordire con l’ingresso all’asilo (infezioni respiratorie), può essere peggiore al risveglio (fibrosi cistica, bronchiectasie), di notte (ipereattività delle vie aeree, sinusite con postnasal drip) o invece può scomparire di notte (psicogenica). Se scatenata dall’esercizio fisico, dall’aria fredda, dal fumo o da un’emozione suggerisce un’ipereattività delle vie aeree, se dall’esercizio fisico soltanto può suggerire fibrosi cistica, bronchiectasie, cardiopatia, compressioni estrinseche. Se è stagionale o è scatenata in presenza di animali può suggerire una causa allergica.

I sintomi associati da indagare sono la presenza di emottisi (tubercolosi, fibrosi cistica, bronchiectasie, aspirazione di corpo estraneo), cefalea con alitosi e secrezione nasale purulenta (sinusite), febbre e perdita di peso, sintomi suggestivi di allergie.

Conoscere la risposta ad una eventuale terapia intrapresa è altrettanto importante.

L’età del bambino ci indirizzerà nella diagnostica differenziale.

Non bisogna trascurare l’anamnesi fisiologica che deve includere la storia prenatale del bambino, domande sulla sua crescita e sviluppo psicomotorio,  eventuali malattie pregresse, precedenti ricoveri, vaccinazioni, uso di farmaci, storia di allergie. Sarà utile poi chiedere se c’è una storia familiare suggestiva di allergie, pneumopatie o cardiopatie (21).

Quando sospettare la natura allergica di una tosse cronica?

Molto suggestivo di allergia è che la tosse abbia una stagionalità che può variare  a seconda del calendario pollinico da regione a regione. Altrettanto suggestivo è che la tosse peggiori in ambienti quali soffitte polverose o cantine umide. In tali casi la tosse è scatenata dal contatto con l’allergene (acari, muffe) e si aggrava di notte  e nelle prime ore del mattino in caso di allergia agli acari della polvere. La tosse può inoltre essere  scatenata dal contatto con animali, suggerendo una possibile allergia agli epiteli di gatto (allergene ubiquitario, presente anche dove non c’è il gatto) e cane.

Suggestivo di un’ipereattività delle vie aeree è tipicamente lo scatenamento della tosse durante l’iperventilazione che si osserva in corso di riso, canto, esercizio fisico. Un’eventuale intolleranza nota ad alimenti o a farmaci quali i FANS è un ulteriore campanello d’allarme.

In presenza di un bambino con tosse cronica, le sole caratteristiche cliniche della stessa non rappresentano elementi sufficienti per una diagnosi eziologica e di certezza. E’ pertanto indispensabile l’utilizzo combinato di differenti metodiche strumentali e di laboratorio. Nella pratica clinica la diagnosi allergologica si basa quindi su un’accurata storia clinica supportata da test diagnostici in vivo e talora in vitro.

 

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