In un’epoca in cui si parla tanto di integrazione, globalizzazione, apertura di confini, specialità regionale, spesso con progetti teorici e flash organizzativi, non seguiti da ricadute pratiche vogliamo segnalare il programma che stiamo portando avanti da 5 anni a Udine,
per cercare di recuperare il gap causato da nazionalismi,
incomprensioni e diffidenze, tra l’altro non tipiche delle nostre terre.
Il progetto si incentra su:
- Corso di sloveno, che, nel
corso degli anni è diventato il più frequentato in Regione ed indica la
"fame" della popolazione su questa lingua e il bisogno di
riappropriarsene da parte di chi l'ha perduta, com'è evidenziato
dall'alto numero di giovani partecipanti, a differenza di altri corsi.
- Gite ed escursioni nelle zone di confine, con riferimenti ai rapporti interculturali tra friulani e sloveni.
- Stage in giugno a Bovec,
con lezioni al mattino e approccio pratico alla vita slovena al
pomeriggio ( visita di istituzioni, fattorie, escursioni, rafting...)
- Conferenza sul progetto Interreg “ZBORZBIRK” sullo scambio culturale dalle Alpi all’Adriatico
- Apertura del nido sloveno a Udine.