ALLERGO-PNEUMOLOGIA
PEDIATRICA



ALLERGIE  AI POLLINI

  

 

Cosa sono i pollini?

 

I pollini sono gli elementi progenitori maschili necessari per la fecondazione delle piante. Le loro dimensioni variano dai 5 ai 200 micron, ma solo quelli con diametro più piccolo hanno potere allergenico; con il vento essi vengono trasportati a parecchi chilometri di distanza, così anche in zone urbane possono essere presenti in quantità significative.

La loro concentrazione nell'atmosfera è determinante per indurre  reazioni allergiche e varia in funzione delle condizioni climatiche e metereologiche. La stagione calda, secca e ventosa favorisce l'apertura delle antere (parte superiore dello stame dei fiori, in cui si formano i granuli pollinici) e la diffusione nell'atmosfera dei pollini, mentre la bassa temperatura, la pioggia o l'eccessiva umidità ritardano l'impollinazione. Dal punto di vista allergenico, nella nostra zona i pollini più rappresentati sono quelli delle graminacee, della betulla, della parietaria (o “erba vetriola”), dell'assenzio e dell'ambrosia.

La concentrazione allergenica si determina utilizzando dei contatori di pollini, apparecchi che si sistemano sul tetto degli edifici per intrappolarli (per informazioni sulla situazione in Friuli-Venezia Giulia: www.arpaweb.fvg.it/pollini).

E' sufficiente una concentrazione atmosferica di dieci granuli di polline per metro quadro perchè si possano manifestare i sintomi allergici. I pollini di graminacee in maggio, nella nostra zona, possono raggiungere i cinquecento-mille granuli per metro quadro. 

 

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