ATTIVITA' SOCIALI


SENZA AUTO
CI GUADAGNANO TUTTI

Tra gli scopi statutali dell’ALPI risulta quello di “promuovere la salute e il benessere dei bambini con problemi respiratori e allergici…”. Una delle cause principali dell’aumento inarrestabile di queste patologie è l’inquinamento atmosferico, nella nostra realtà dovuto principalmente al traffico. Per questo motivo l’associazione si è mossa contro la riapertura alle auto del centro storico di Udine la quale, oltre a provocare un aumento delle polveri sottili e ultrasottili in una zona oggetto di svago e di ricreazione per le famiglie, dà un cattivo esempio alla popolazione sia della città, sia dei comuni del hinterland.

In precedenza abbiamo rilevato le polveri sottili e siamo stati gravemente attaccati dal vicesindaco Michelini. Anche senza fare delle rilevazioni, è evidente che un aumento di 4 volte dei mezzi a motore provoca un aumento delle polveri. Lunedì, assieme alle altre associazioni ecologiste, abbiamo partecipato a un civile presidio presso la Loggia del Lionello, da dove entravano i consiglieri comunali in occasione del consiglio comunale straordinario su questo tema. I volontari ALPI, oltre a esporre le proprie insegne, hanno spiegato alla numerosa popolazione intervenuta i pericoli della riapertura del centro e hanno fornito indicazioni su un corretto stile di vita, specialmente alle mamme intervenute, preoccupate per la salute dei propri bambini.


Colpisce che mentre tutte le città d’Europa continuano ad ampliare le zone libere dal traffico, Udine agisce in senso opposto, addirittura scoraggiando la mobilità alternativa, come si può vedere dalla mancata tinteggiatura delle corsie per biciclette in occasione dell’asfaltatura delle strade. Proprio i nostri bambini asmatici, in occasione della gita in bici sulla Parenzana (vedi report e foto), hanno notato la grande differenza tra Udine e Capodistria, interamente percorribile in bici senza venire a contatto con le auto, pur avendo una posizione orografica più sfavorevole rispetto a Udine, chiusa tra mare e Carso.




Le associazioni partecipanti al presidio




I volontari ALPI

 


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