Con successo di partecipazione e di gradimento domenica 24 giugno si è svolta la gita a Celje, città che ha costituito il nucleo fondante della formazione dell’entità statuale slovena, tanto che il proprio stemma compare nella bandiera slovena, insieme al mare e al Triglav, monte sacro degli sloveni. Abbiamo visitato il centro storico, il Museo cittadino dalla preistoria fino ai nostri giorni e il castello che domina la valle della Savinja, in cui sorge Celje.

È stato dato particolare risalto al ruolo di due grandi donne di Celje: Barbara moglie del Conte Hermann, che ha guidato le sorti del principato alla morte del marito, in un’epoca in cui alle donne era precluso qualsiasi incarico di una certa rilevanza ed Alma Karlin, famosa reporter di viaggi e compositrice di vari edizionali sia dell’Impero astro-ungarico, sia di altri popoli. Ci siamo soffermati sulla letteratura e sulle politiche di confine cercando di capire cosa ci unisce e cosa potremmo recuperare dell’antico spirito di collaborazione tra i nostri popoli, distrutto dall’odio dei vari nazionalismi.

Il viaggio è stato allietato da una natura rigogliosa e da enormi distese di coltura del luppolo, utilizzato per la fabbricazione delle birre locali ed estere. Questa gita è stata allietata dalla partecipazione di diversi soci dell’ANVGD di Udine, con la quale abbiamo iniziato una proficua collaborazione e da diversi partecipanti del corso di sloveno che da otto anni si svolge a Udine nell’ambito del progetto Intercultura. È stata molto gradita dalle papille gustative la sosta al Passo di Trojane; dopo aver sentito la storia dei krapfen, alla fine siamo passati alla loro degustazione.

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