ALLERGO-PNEUMOLOGIA
PEDIATRICA
CONSIGLI PER IL PAZIENTE AFFETTO DA DERMATITE ATOPICA
L’eczema o dermatite atopica è una malattia della pelle che può perdurare nell’infanzia e che presenta fasi di miglioramento e di peggioramento. Le zone del corpo più frequentemente interessate sono il viso nel lattante, le pieghe degli arti nel bambino piccolo, mentre nel bambino grande e nell’adolescente le sedi sono più variabili. Il sintomo principale è il prurito.
Vi forniamo alcuni consigli generali, fermo restando che sarà il medico a dare dei consigli individualizzati.
Igiene
I bagni o le docce devono esser
rapidi (max 3-5 minuti), con acqua tiepida ed eseguiti con detergenti delicati o
con sola acqua. Se possibile evitare l'acqua molto calcarea. Preferire latti
detergenti, sospensioni oleose o polveri da sciogliere in acqua. Asciugare con
tessuto di cotone o di lino tamponando la pelle, non sfregarla.
Le unghie devono essere sempre corte e pulite.
Lubrificare la pelle
Il momento dopo il bagno è il più indicato per applicare un emolliente e deve essere abitudinario. Utilizzare pomate emollienti a base di vaselina o paraffina. Evitare profumi, deodoranti e simili.
Sulla pelle lichenificata (quando, in risposta al continuo trattamento, la cute diventa opaca, scura e spessa) conviene applicare unguenti all'acido salicilico all'1%, tenendo presente che l'applicazione non va fatta su zone estese.
Fase acuta
Se vi è aumento dell'arrossamento e
del prurito o comparsa di vescicole, utilizzare cortisonici locali per
una volta al giorno, al massimo per 2-3 giorni. Nei casi più gravi possono
essere applicati per 2 giorni consecutivi alla settimana, anche per periodi
lunghi.
Per diminuire il prurito usare antistaminici con effetto sedativo
ed evitare l'assunzione di alimenti liberatori di istamina (vedi foglio
informativo sull'argomento).
Sovrainfezione
In caso di aumento dell'arrossamento, del prurito, comparsa di pus e croste giallastre o di secrezione, usare creme o pomate antibiotiche. Se lesioni estese meglio somministrare un antibiotico per bocca.
Abbigliamento
Evitare gli indumenti intimi di
lana, sintetici od i tessuti ruvidi; gli intimi devono essere di cotone,
lino, seta e non colorati.
Eliminare le etichette, che possono irritare.
È utile vestire il paziente con strati sovrapposti di tessuti, evitando
di
coprirlo troppo perché non sudi.
I capi di abbigliamento devono essere risciacquati molto bene. Evitare gli
“ammorbidenti” dopolavaggio.
Le calzature devono lasciare traspirare, evitare quelle di gomma o di
simil-pelle. Usare scarpe di cuoio, ma sempre con calze di cotone, che
isolino la cute dalla scarpa.
Arredo domestico e biancheria della stanza da letto.
Mantenere una temperatura su 18°-20°C ed un'umidità tra il 40-60%. Utilizzare lenzuola e pigiami di cotone.
Giochi, attività sportive ed all'aria aperta
Limitare i giochi che espongano a
coloranti (es. pennarelli, vernici) o irritanti (es. profumi, solventi, spray,
colle). Essi devono essere “puliti” (es. matite e pastelli, giocattoli da
montare, giocattoli di legno o di plastica ecc..) ma non “bagnati” (es.
tenere le mani a mollo nell'acqua).
Evitare sport che fanno sudare e quindi evocare o aumentare il prurito. Quando
si fa sport alleggerire l'abbigliamento.
Il nuoto in piscina va controllato, in quanto l'eccessiva permanenza in acqua
clorata disidrata la pelle; va limitato a non più di un'ora e va applicato
un emolliente prima di entrare in acqua e subito dopo la doccia.
Esporre il bambino alla luce solare (in estate vanno evitate le ore più
calde e gli arrossamenti).
Vacanze
Se vi è allergia agli acari della polvere, scegliere una località preferibilmente sopra i 1.500 metri s.l.m.
Profilassi antinfettiva
Evitare il contatto con persone affette da Herpes Simplex, Varicella, Zoster, foruncoli, impetigine o tigna.
Profilassi dietetica
Nei lattanti promuovere l’allattamento materno cercando di prolungarlo a lungo. In genere evitare cibi o bevande che, in qualsiasi modo, provocano disturbi. Preferire cibi freschi, e ricordare che cibi leggermente acidi (pomodoro, agrumi) irritano la regione periorale.
Allergia alimentare ed alla polvere
Nei pazienti con allergia agli
acari della polvere e/o all'uovo va fatta una profilassi per la polvere (vedi
foglio informativo specifico).
Non saltare sui letti e “combattere” con cuscini.
Limitare i contatti potenzialmente allergizzanti (es. fibbie, bottoni metallici,
catenine, bracciali, orecchini).
Profilassi psicologica
I neonati a rischio ed i lattanti atopici vanno accarezzati con molto affetto e spesso. In tutti gli altri pazienti vanno possibilmente evitare situazioni a rischio ansiogeno che possono scatenare crisi di prurito.