ATTIVITÀ SOCIALI 2018
BICICLETTATA ALPE ADRIA 2018
DA MOGGIO A PONTEBBA
DA MOGGIO A PONTEBBA
Domenica 17 giugno 2018 si è svolta la biciclettata sulla Ciclovia Alpe Adria,
da Moggio a Pontebba. Durante il percorso abbiamo esaminato toponimi,
storia e gli apporti dei vari popoli che convivono in queste terre.
Sotto il Jof di Montasio e al cospetto delle Alpi Giulie abbiamo letto
alcuni brani del “Cantore delle Giulie” Julius Kugy, alpinista poeta ed
esempio della pacifica convivenza tra più popoli nella vecchia Austria.
Il fiume Fella/Bela ci ha accompagnato per tutto il percorso, con la sua acqua cristallina e con il suo canto sereno. A Resiutta ci siamo soffermati sulla vecchia miniera di scisti bituminose e sulla Val Resia, enclave protoslovena con alcune peculiarità legate a linguaggio, gruppo sanguigno, caratteristiche genetiche della popolazione. A Chiusaforte abbiamo intravisto i resti della chiusa sul Fella, utilizzata per secoli come posto di pedaggio e di dazio, da cui le deriva il nome.
Pontebba/Pontafel è una cittadina divisa in due dal l’omonimo torrente ed era amministrata da una parte dalla repubblica veneta e poi dall’Italia, dall’altra dall’Austria, come si capisce dalla forma dei campanili e degli edifici pubblici. Bellissima la Pieve di Santa Maria Maggiore che custodisce lo splendido altare ligneo dorato a sportelli Flügelaltar del 1517. Durante il percorso abbiamo incontrato molte persone provenienti da varie Nazioni Europee, che ci hanno immerso in un’atmosfera plurale, variopinta e rispettosa.
Il fiume Fella/Bela ci ha accompagnato per tutto il percorso, con la sua acqua cristallina e con il suo canto sereno. A Resiutta ci siamo soffermati sulla vecchia miniera di scisti bituminose e sulla Val Resia, enclave protoslovena con alcune peculiarità legate a linguaggio, gruppo sanguigno, caratteristiche genetiche della popolazione. A Chiusaforte abbiamo intravisto i resti della chiusa sul Fella, utilizzata per secoli come posto di pedaggio e di dazio, da cui le deriva il nome.
Pontebba/Pontafel è una cittadina divisa in due dal l’omonimo torrente ed era amministrata da una parte dalla repubblica veneta e poi dall’Italia, dall’altra dall’Austria, come si capisce dalla forma dei campanili e degli edifici pubblici. Bellissima la Pieve di Santa Maria Maggiore che custodisce lo splendido altare ligneo dorato a sportelli Flügelaltar del 1517. Durante il percorso abbiamo incontrato molte persone provenienti da varie Nazioni Europee, che ci hanno immerso in un’atmosfera plurale, variopinta e rispettosa.
