ATTIVITÀ SOCIALI


 
Biciclettata 2008

Domenica 28  settembre 2008 si è rinnovata l'ormai tradizionale occasione della "Biciclettata con ALPI". L'edizione di quest'anno della nostra pedalata è stata organizzata con la collaborazione del comune di Remanzacco, in provincia di Udine, della Pro Loco dello stesso comune e del locale Gruppo Alpini - sez. Cividale. "Remanzacco e dintorni in bicicletta", ossia il nome scelto per il nostro cicloraduno, indica già chiaramente in quali zone si è svolta la nostra domenica sul sellino, che però al di là dell'aspetto ciclo-amatoriale è stata come di consueto un'occasione per unire l'utile al dilettevole. Oltre che a passare una salutare ed allegra giornata in allegria con le nostre biciclette e con i membri della nostra associazione, l'incontro è stato ancora una volta l'occasione per avvicinare i bambini alle prove allergiche e del respiro, fondamentali per il controllo, la gestione e la cura delle malattie e dei disturbi respiratori. Abbinare l'aspetto ricreativo e quello medico è infatti elemento caratterizzante delle nostre iniziative, e così fra giochi, lotterie e un lauto pranzo presso la Baita degli Alpini di Via Cade del Malina, i nostri bambini hanno potuto ricevere informazioni ed effettuare test che li renderanno più consapevoli nell'affrontare i loro problemi respiratori.

Vedi le foto della biciclettata 2008

 

L’itinerario percorso, di circa una ventina di chilometri quasi interamente pianeggianti, si sviluppava nella piana di Remanzacco attraverso campi coltivati in maggioranza a granoturco, la coltura più praticata nelle nostre zone. I nostri vecchi utilizzavano tutte le parti di questa pianta: i tutoli come combustibile, le foglie come foraggio, i fusti secchi come lettiera per gli animali, i cartocci per fare cesti o riempire materassi. Per incoraggiare il consumo del frumento, più ricco di nutrienti, il primo gennaio 1885 a Remanzacco fu inaugurato un forno rurale. Il gelso (morar) fu importato dalla Cina nel XII secolo assieme al baco da seta, che si nutre delle sue foglie. Ancora oggi i gelsi caratterizzano con le loro chiome il nostro paesaggio. Il pioppo (pol) attecchisce lungo le sponde dei corsi d’acqua e le consolida con le sue radici che si diramano per oltre venti metri. Può oltrepassare anche i trenta metri d’altezza. Le piante femminili producono grandi quantità di semi circondati da una lunugine bianca, che viene portata dal vento.
I torrenti che abbiamo guadato sono il Grivò che attraversa Ziracco, il Chiarò che costeggia Moimacco e l’Ellero che raccoglie le loro acque e poi si getta nel Malina. Sono definiti torrenti in quanto non hanno regimi costanti nella portata d’acqua. L’alta pianura friulana costituita da depositi grossolani, in periodi non piovosi, inghiotte le loro acque che scorrono sotto il letto in una falda freatica superficiale. Quando piove il livello dell’acqua si alza ed esce dal fondo all’improvviso, dando origine a una piena anche a cielo sereno. La villa della torre Valsassina dei primi anni del settecento, costituita da un corpo centrale a pianta rettangolare e due barchesse laterali, congiunte in fondo da una foresteria, conserva ancora affreschi, quadri e arredi originali. La chiesa di Santo Stefano, costruita da artisti sloveni della rinomata scuola di Škofija Loka, è del 1500, con belle finestre gotiche travatura a pianelle e costoloni con particolari peducci a teste umane. Conteneva una magnifica ancona di legno dorato ora conservata nella parrocchiale che abbiamo visitato. Durante la biciclettata sui monti a mezza costa abbiamo potuto ammirare i castelli di Partistagno, Cuccagna e Zucco, lo spendido scenario della catena dei Musi e i paesi di Porzus, Canebola, Costalunga e Valle abbarbicati sul crinale.

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