Concluso il corso di sci di fondo, ora sciamo nelle diverse piste della regione
Domenica 29 gennaio in Val Saisera si è svolta l’ultima lezione del corso di sci di fondo gestito dal GSA – Gruppo Sportivo Alpini – al quale ALPI (Associazione Allergie e Pneumopatie Infantili) ha aderito con i propri bambini e adulti asmatici. Dopo queste lezioni il gruppo si sposterà ogni domenica in una pista diversa della Regione Friuli- Venezia Giulia, per godere di diversi panorami e caratteristiche del percorso.
Al termine dell’ultima lezione c‘è stata una garetta non competitiva (tutti primi!) e una premiazione simbolica per tutti i bambini partecipanti alla presenza di Giorgio Di Centa, olimpionico asmatico, il quale ha portato la propria esperienza di vita e di atleta. Abbiamo anche riferito i risultati dello studio medico che è stato eseguito su questi bambini, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e che li ha confrontati con un pari gruppo che non ha eseguito la stessa attività fisica. Oltre alle abituali valutazioni (peso, altezza, visita medica, spirometria) è stato eseguito il dosaggio dei gas bronchiali tramite la valutazione dell’ossido nitrico esalato, finissimo marcatore d’infiammazione bronchiale. I parametri esaminati hanno evidenziato un miglioramento e un minor consumo di farmaci nei bambini partecipanti al corso, rispetto a un omologo gruppo che non l’ha svolto.
Quest’anno abbiamo raggiunto il nuovo record di 115 iscritti, tra bambini e adulti e il numero poteva anche essere maggiore, dato che le iscrizioni sono state bloccate alcune settimane prima, causa mancanza di maestri e di attrezzature per un numero così cospicuo.
Lo sci di fondo è uno degli sport più indicati nelle malattie respiratorie e ha permesso a diversi asmatici di poter emergere a livello mondiale. Particolarmente in questo periodo, in cui gran parte della Regione è attanagliata da valori elevati di inquinanti, la Valcanale risulta un’area preservata da questa problematica che è causa non solo dell’aumento delle malattie respiratorie, ma è anche di tumori, infarti, ictus, emorragie cerebrali e potrebbe trarre giovamento economico da questo turismo sanitario.
